manutenzione, Sicurezza
Sicurezza e manutenzione degli impianti gpl
Con la sigla GPL (Gas di petrolio liquefatto) vengono indicati quei gas liquefacibili che si ottengono dalla distillazione del petrolio greggio, dal frazionamento del gas naturale e da lavorazioni di impianti petrolchimici.
La ragione a sostegno della rapida diffusione del GPL nel settore terziario è infatti riconducibile alla capacità di offrire impianti integrati di condizionamento, riscaldamento ed acqua calda con un unico prodotto. Un impianto GPL ha un costo iniziale di investimento moderato e una combustione relativamente poco inquinante ma a queste caratteristiche fanno fronte un elevato costo del GPL, la necessità di uno spazio sufficiente per la cisterna e una limitata disponibilità del carburante e dei rischi legati al suo trasporto.
GPL e metano sono tra i più puliti fra i carburanti attualmente in uso, oggigiorno, infatti, tutela del clima e risparmio energetico costituiscono aspetti decisamente importanti nella politica di gestione delle energie. Il metano è una fonte energetica “a basso impatto ambientale” in grado di soddisfare, come abbiamo detto, facilmente gli usi più svariati. Fare un impianto a metano è una delle principali risposte per la riduzione ed il contenimento dell’inquinamento atmosferico e ciò che conta di più per il consumatore finale sono i costi.
Da questo punto di vista, possiamo facilmente notare come un impianto a metano presenti un costo d’istallazione iniziale contenuto, un impianto di dimensioni ridotte e nessun contenitore di stoccaggio, un costo medio tra le fonti combustibili ed una combustione poco inquinante.
La differenza tra i due gas è che il GPL è più pesante dell’aria, questa sua caratteristica può essere considerata un vantaggio in caso di incidente o incendio in luoghi chiusi o poco arieggiati, in quanto non crea atmosfere esplosive che possono essere innescate da apparecchiature elettriche.
La manutenzione ordinaria degli impianti GPL è composta per lo più da controlli programmati, generalmente in concomitanza con i normali tagliandi dell’auto (ogni 20.000 km circa), controlli in cui vengono esaminati con attenzione l’impianto di accensione ed il filtro del gas, eventualmente sostituibile. La revisione del serbatoio deve avvenire ogni 10 anni, a differenza invece dei serbatoi a metano che vanno revisionati ogni 5, tranne naturalmente in casi particolari come incidenti, incendi o altre situazioni.
Per quanto riguarda la sicurezza degli impianti a gas GPL per auto, non è difficile notare come l’odierna tecnologia garantisca degli standard di sicurezza decisamente elevati: tutti i componenti, bombole, tubi e sistemi di fissaggio sono infatti progettati per sopportare notevoli sollecitazioni; i moderni serbatoi del GPL sono soggetti a norme molto severe e soprattutto, sono soggetti a rigidi crash test, oltre che essere realizzati con tubature in acciaio a differenza dei normali serbatoi di benzina, con tubazioni realizzate quasi sempre in materiale plastico o in gomma. Un impianto a gas richiede delle bombole più robuste e pesanti la cui capienza complessiva (possono essere anche 2) varia da 60 a 80 litri in grado di contenere 20-25 Kg di gpl compresso.
Per quanto riguarda i serbatoi di un impianto a gas troviamo due tipologie: serbatoi cilindrici e serbatoi toroidali entrambi istallati nel baule della vettura. La capacità dipende dalla dimensione degli stessi e dal tipo di serbatoio. I serbatoi cilindrici sono generalmente più ingombranti, causando quindi una riduzione della capacità di carico della vettura, mentre i serbatoi di tipo toroidale sfruttano lo spazio dedicato alla ruota di scorta della vettura, a seconda della dimensione del vano si potrà quindi decidere se montare un serbatoio più o meno capiente.
Sembra chiaro che ambedue i tipi di alimentazione presentano dei vantaggi e degli svantaggi che vanno valutati attentamente; in ogni caso, la convenienza di tali carburanti gassosi è strettamente legata al basso costo alla pompa rispetto alla benzina e al gasolio e soprattutto al minor impatto ambientale delle relative emissioni.
Piccolo consiglio quotidiano: Tutti i serbatoi GPL sono attività soggette a Prevenzione Incendi, è normalmente il proprietario delle bombole ad effettuare le attività previste da legge. Sono però spesso gli utilizzatori finali a dover garantire la Sicurezza Antincendio.
Sapevate che per ogni serbatoio GPL fuori terra la legge prevede l’installazione di n° 02 Estintori a Polvere da Kg. 06 da controllare ogni 6 mesi? E il vostro Bombole GPL ha i 2 estintori? Vengono controllati da ditta specializzata? Avete dubbi, siamo a vostra completa disposizione.
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