IMPIANTI RIVELAZIONE GAS
VERONESE TECHNOLOGY S.r.l. installA sistemi di rivelazione per gas combustibili, tossici e situazioni di carenza di ossigeno. Un sistema si basa su una serie di sensori automatici e postazioni per allarme manuale “sul campo”, una unità logica che analizza i segnali in ingresso, un allarme e delle unità di interfaccia “uomo-macchina”. Il sistema è in grado di elaborare tutti i segnali in ingresso paragonandoli con le tabelle di riferimento applicabili o con le mappe “causa-effetto”.
A partire dalle misure eseguite dai sensori, ci possono essere due tipi di strumenti analizzatori: quelli a “basso costo” forniscono letture affidabili espresse in misura di percentuale in volume, mentre i più raffinati distinguono i vapori di monossido di carbonio e di anidride carbonica. Per applicazioni in locali ad uso medico si utilizzano nelle sale di sterilizzazione gli analizzatori per biossido di etilene (EtO).
L’esperienza di VERONESE TECHNOLOGY S.r.l. in questo campo deriva dalla progettazione, installazione e manutenzione di sistemi per la rivelazione di gas tossici o esplosivi, realizzati con sensori che lavorano per molti e molti anni.
Principio
I sistemi di rivelazione fumo o calore possono essere controllati da pannelli dedicati i tipo tradizionale, oppure di tipo programmabile realizzati appositamente da VERONESE TECHNOLOGY S.r.l. in base alle esigenze del cliente. Il punto di partenza di un buon sistema di rivelazione è costituito dall’origine dell’informazione, dalla bontà del segnale, e dal metodo di interpretazione del segnale. I sistemi convenzionali sono generalmente equipaggiati con degli anelli di rivelazione che generano un allarme per un massimo di 32 sensori di fumo o di calore. Un incendio sarà quindi evidenziato in una singola zona controllata e sul pannello di controllo sarà presente un segnale che indica il sensore che ha rilevato una variazione. Sensori montati sotto il pavimento o sopra il soffitto richiederanno differenti indicatori. I sistemi cosiddetti “intelligenti” sono invece dotati di un numero di sensori fino 128 per ogni anello. Ogni sensore genera un segnale individuale in una zona programmabile e ben definita. Gli anelli di rivelazione sono protetti da eventuali cortocircuiti grazie a degli isolatori particolari. La maggior parte dei pannelli di controllo inoltre viene dotata di speciali caratteristiche software per controllare ed azionare sistemi speciali automatici di estinzione, come per esempio quelli a saturazione. I sistemi “ad alta sensibilità” infine sono progettati per rivelare la presenza di particelle microscopiche (fino a 0,003 µ) che possono liberarsi in seguito a un lento sviluppo di calore “nascosto”, come per esempio quello generato da cavi, resistenze, trasformatori, schede a circuiti stampati che si surriscaldino eccessivamente.
Descrizione della realizzazione
Ogni sistema di rivelazione deve essere associato a dispositivi ottici ed acustici con scopo di allarme, che possono essere costituiti da campane, sirene, luci lampeggianti o stroboscopiche, ecc…
Ecco un elenco delle tipiche azioni prodotte da un sistema di rivelazione gas:
• Allarme al personale avvisi acustici e luminosi;
• Attivazione dei sistemi antincendio;
• Controllo del sistema di ventilazione forzata;
• Interruzione dei flussi dalle possibili sorgenti “minori” di anidride carbonica, come l’erogazione di carburanti;
• Isolamento delle apparecchiature elettriche circostanti;
• Chiusura delle compartimentazioni stagne e dei serramenti antincendio;
Ambienti di applicazione
• piattaforme marine di estrazione petrolifera (OFF-SHORE);
• oleodotti – gasdotti;
• camere di sterilizzazione;
• stabilimenti di imbottigliamento;
• supermercati – grande distribuzione;
• aeroporti – stazioni ferrotranviarie;
• tunnel – gallerie stradali e ferroviarie;
Commenta