Sicurezza
La segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza all’interno del luogo di lavoro ha lo scopo di avvertire di un rischio, di vietare dei comportamenti che potrebbero essere dannosi e allo stesso tempo indicare il comportamento necessario ai fini della sicurezza e fornire indicazioni sulle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso.
Il Decreto Legislativo n°493 tratta di questo argomento e descrive la segnaletica di sicurezza che ogni luogo di lavoro è obbligato a tenere. Nello specifico, questo decreto si applica: “Quando dalla valutazione risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, o sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva”.
Le indicazioni, che formano il messaggio di sicurezza, sono realizzate impiegando alcune ben definite caratteristiche (forma geometrica del segnale, colore, simbologie e dimensioni). La forma del cartello già fornisce un primo importante messaggio, esattamente come il colore che da un significato ancora più completo. Un’altra importante caratteristica è la dimensione del cartello, esiste infatti una relazione tra la superficie del segnale e la distanza massima dalla quale il segnale stesso può essere percepito. La maggior parte dei segni grafici, per segnali di sicurezza, sono normalizzati e la relativa simbologia viene impiegata a livello internazionale.
Esistono cartelli di vario colore e disegno grafico che corrispondono a situazioni diverse:
- I cartelli di divieto: forma tonda con il pittogramma nero su bianco sbarrato da un cerchio spaccato rosso
- I cartelli di avvertimento: forma triangolare con pittogramma nero su sfondo giallo
- I cartelli di prescrizione: forma tonda con pittogramma bianco su sfondo blu
- I cartelli di salvataggio: forma quadrata con pittogramma bianco su sfondo verde
- I cartelli di salvataggio per ubicazione delle attrezzature antincendio: forma quadrata con pittogramma bianco su sfondo rosso
Lo stesso decreto sancisce il rapporto tra l’illuminazione e la posizione dei segnali puntando l’attenzione sulla necessità dei locali di lavoro, dei corridoi e delle vie di comunicazione di essere illuminati in modo sufficiente sia con luce naturale che con quella artificiale garantendo al lavoratore di poter svolgere il suo lavoro nel migliore dei modi. La scelta della posizione dei segnali di sicurezza deve essere operata in modo che il segnale sì trovi nel campo interessato dall’illuminazione naturale o artificiale e che non risulti nascosto. Negli ambienti scarsamente illuminati i segnali di sicurezza, come quelli che indicano le vie di uscita di sicurezza, devono essere illuminati in modo autonomo. Va anche considerata l’evenienza della mancanza di energia elettrica quindi i segnali devono essere realizzati con materiali fotoluminescenti.
Anche la segnaletica di sicurezza è soggetta a controlli periodici per misurare lo stato di conservazione, il mantenimento e l’efficacia nel tempo. Va sottolineato che la segnaletica deve coprire le situazioni specificate dalle norme di legge e che non può assolutamente essere sostituita con le necessarie misure di protezione ma integrata a un piano di sicurezza che protegga i lavoratori ed il luogo di lavoro.
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