manutenzione
La manutenzione degli estintori
In tema di sicurezza e manutenzione degli strumenti antincendio, bisogna preliminarmente operare una distinzione tra estintori a pressurizzazione permanente ed estintori a pressurizzazione istantanea.
I primi sono i più comuni, maggiormente prodotti e diffusi su tutto il territorio nazionale, essi presentano un serbatoio in cui l’agente estinguente è tenuto sotto pressione da un gas propellente atto all’espulsione del primo; i secondi, al contrario, non utilizzano tale contenitore pressurizzato, ma una bombola di azoto pressofusa che viene miscelata solo all’occorrenza all’agente estinguente.
Quale norma tecnica adottata da una commissione di esperti appartenenti alle ditte produttrici di estintori, la UNI 9994 – 1 2013 trova quindi il suo naturale ambito di applicazione in relazione ai tradizionali strumenti antincendio a serbatoio pressurizzato, i quali, evidentemente in ragione delle proprie specifiche tecniche, necessitano di una puntigliosa manutenzione periodica.
Innanzitutto, la manutenzione dell’apparecchio antincendio va affidata ad un manutentore specializzato che sia in possesso della necessaria formazione ed esperienza e che abbia accesso ad attrezzature, apparecchiature, informazioni,manuali e conoscenze in grado di garantire l’efficienza dell’estintore.
La norma obbliga la persona responsabile della funzionalità dell’estintore alla predisposizione di un programma di manutenzione ed alla registrazione su apposito registro delle informazioni relative alle ispezioni eseguite. L’obiettivo del registro manutenzioni estintori è quello di conservare alto il livello di protezione contro il rischio d’incendio, il quale viene raggiunto proprio grazie all’installazione degli estintori ed al loro controllo regolare ed efficiente. Tutti gli estintori devono essere dotati di cartellino di manutenzione. Quando viene effettuato il controllo iniziale, il cartellino del precedente manutentore deve essere rimosso e sostituito. Il cartellino può essere strutturato in modo da potersi utilizzare per più interventi e per più anni.
Per ciò che riguarda le fasi e la periodicità della manutenzione, ad un’attività di controllo iniziale fanno seguito:
fase di sorveglianza (a scadenza mensile eseguita dal proprietario), ovvero il controllo costante dell’estintore volto alla verifica, ad esempio, dell’effettiva presenza sul luogo e della segnalazione con apposito cartello (D. Lgs. n. 493/ 96); della visibilità, dell’immediata utilizzabilità, dell’integrità della valvola etc.;
fase di controllo (a scadenza semestrale), eseguita da personale qualificato, consistente nella verifica dell’efficienza dell’estintore mediante, ad esempio, controllo del tipo e dell’idoneità dell’agente, verifica mediante pesata della carica dell’estintore, verifica della pressione dell’estintore etc.;
fase di revisione (la cui periodicità dipende dal tipo di agente estinguente: polvere 36 mesi, acqua 24 mesi se serbatoio in acciao al carbonio 48 mesi se serbatoio in acciaio inox, CO2 60 mesi), è il controllo volto alla massimizzazione dell’efficienza tramite l’esecuzione di accertamenti quali ad esempio esame interno, ricarica agente, smaltimento estinguente sostituito taratura etc.; f
fase di collaudo, infine, ovvero la verifica della stabilità del serbatoio secondo la legislazione vigente in materia di attrezzature in pressione. La data del collaudo e la pressione di prova devono essere riportate sull’estintore in modo ben leggibile e duraturo. Da effettuare ogni 6 anni per gli estintori non CE e quelli ad acqua con serbatoi al carbonio, 10 anni per gli estintori a CO2, 12 anni per gli estintori CE.
AL COMPIMENTO DEL 18° ANNO DI ETA’ L’ESTINTORE CESSA DI ESSERE TALE E VA SOSTITUITO CON UNO DI NUOVA PRODUZIONE. L’ESTINTORE VERRA’ GESTITO COME RIFIUTO.
In ordine agli adeguamenti condominiali alla normativa vigente, il condominio deve preliminarmente identificare un responsabile dei sistemi anti-incendio, il quale dovrà predisporre un piano di manutenzione e tenere un registro delle stesse, riguardante tutti i luoghi dove vengono istallati gli estintori. La persona responsabile deve predisporre e tenere aggiornato un registro, firmato dalla stessa persona responsabile, in cui sono registrati: i lavori svolti, lo stato in cui si lasciano gli estintori. Il registro deve essere sempre presente presso l’attività, tenuto a disposizione dell’autorità competente e del manutentore. l’accertamento di avvenuta manutenzione e dello stato degli estintori deve essere formalizzato nell’apposito registro allegando la copia del documento di manutenzione rilasciata dal manutentore in cui si evidenzia quanto sopra riportato.
Una normativa in fase di approvazione inoltre ci confermerà a breve le capacità minime che un manutentore di estintori deve garantire per poter effettuare queste lavorazioni.
L’estintore è il primo mezzo antincendio a disposizione e spesso l’unico e pertanto affidare la manutenzione di questi apparecchi a persone improvvisate solo perché economiche non fa altro che esporvi ad un rischio. Se non siete sicuri che la vostra manutenzione estintori venga effettuata in maniera adeguata chiedete e sollecitate il manutentore a spiegarvi le operazioni che effettua, chi lavora seriamente sarà contento di potervi dedicare alcuni minuti nello spiegarvi nuovamente quanto appreso in queste nostre poche righe.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
6 Commenti
Giovanni
Leggendo questo articolo si evince la maniera “stramba” con cui molti operatori effettuano la manutenzione… Di fatto credevo che il tutto consistesse nell’apllicazione di un cartellino.
Paolo Veronese
per fortuna la manutenzione non si riduce esclusivamente ad un cartellino firmato o peggio ancora solamente bucato. per garantire sempre la massima efficienza nella manutenzione degli estintori antincendio e non solo la Veronese Technology ha aderito ad un progetto di controllo da parte di un ente terzo.
CARLO
Buonasera! Mi chiamo Carlo e sono il Direttore dei Lavori di un appalto per la manutenzione delle attrezzature antincendio in alcuni istituti scolastici superiori.
Volevo porvi dei quesiti che riguardano delle problematiche che incontro nell’espletamento del mio incarico e chiedervi dei consigli.
Premetto che la ditta che esegue la manutenzione di tali attrezzature effettua, da capitolato, delle verifiche trimestrali nei plessi scolastici, compilando in occasione di ciascuna visita un rapporto di verifica e controllo che riepiloga le operazioni eseguite, attestando l’efficienza delle attrezzature antincendio. Tale rapporto, al termine del sopralluogo, viene sottoscritto dal tecnico manutentore e dal Dirigente Scolastico o persona delegata.
Ciò premesso vi chiedo:
– può il Dirigente scolastico rifiutarsi di firmare il rapporto di verifica che i tecnici manutentori gli sottopongono al termine delle operazioni manutentive fatte? esiste qualche norma a cui mi posso rifare per esigere questa firma?
– Mi capita sovente che, pochi giorni dopo la visita di controllo e ripristino dell’efficienza delle attrezzature, il RSPP o il DS di alcune scuole mi ricontattino chiedendo un nuovo intervento della ditta manutentrice in quanto “molti estintori presentano il manometro in zona rossa” anche se fino a qualche giorno prima era tutto ok e l’estintore non sembra manomesso! .
(relativamente a quest’ultimo punto ho il sospetto che qualche alunno indisciplinato, complice la scarsa vigilanza del personale della scuola, si “diverta” a svitare l’indicatore di pressione dell’estintore rendendolo di fatto inutilizzabile, pur senza lasciare segni di manomissione)
Come potrei ovviare a ciò?
Vi ringrazio anticipatamente per i consigli che mi darete.
redazioneveronese
Salve Carlo,
proviamo a darle qualche risposta sperando di essere esaustivi e senza dilungarsi troppo.
Il Dirigente Scolastico di fatto diviene la “persona responsabile” prevista dalla norma UNI 9994-1-2013 (le consiglio eventualmente di acquistarla presso il sito internet dell’UNI http://www.uni.com) pertanto è tenuto non solo a firmare il rapporto di Verifica ma anche ad annotare tale verifica nell’apposito registro dei controlli antincendio. E’ chiaro che potrebbero esserci anche delle disposizioni diverse in capo al ministero dell’istruzione e non mi meraviglierei.
Per quanto riguarda gli estintori con il manometro in zona rossa innanzitutto ci tengo a precisare che durante le fasi di controllo semestrale il manutentore per accertarsi della pressione interne rimuove l’indicatore di pressione (manometro) e dovrebbe quindi provvedere alla sostituzione dell’o’ring. Può quindi capitare qualche o’ring difettoso che faccia perdere l’estintore. certo se il fenomeno è frequente andrebbe in qualche modo monitorato.
Restiamo a sua completa disposizione per maggiori dettagli o informazioni sperando di essere stati esaustivi.
Saluti
Veronese Technology
PAOLO FABBRACCI
ottima risposta al Sig. Carlo.
riguardo i manometri che passano dal “verde” al “rosso” dopo la venuta del tecnico della manutenzione, oltre la risposta ottima di Veronese, vorrei anche dire che, salvo non vi siano manomissioni da parte degli alunni, questa procedura sugli estintori a polvere è sempre a rischio poichè nella fase di schiacciamento della valvolina posizionata nella sede del manometro, spesso oltre l’azoto, fuoriesce della polvere che si sedimenta sull’anellino OR di tenuta. Ciò comporta spesso una perdita di pressione successiva di piccola entità che però scarica l’estintore. E’ proprio per questo che predico sempre che la Sorveglianza venga effettuata perchè poi, non si rischia di rimanere 6 mesi con l’estintore scarico. Sperando in cuor mio che tutti gli estintori vengano sostituiti con quelli a Schiuma (che non avranno mai questo problema), vi consiglio di fare la Sorveglianza perchè oltre che obbligatoria, a volte può fare una grande differenza.
Paolo.
Paolo Veronese
Ottimo spunto Paolo