Formazione
La Certificazione di Qualità buttala nel cestino
Ecco già immagino il volto dei consulenti per i sistemi della Gestione della Qualità che lavorano in azienda con me, che rabbrividiscono nel leggere il titolo di questo articolo.
Per chi segue da un po’ questo mio Blog sa perfettamente che mi piace usare parole forti per poter esprimere dei concetti che aiutino gli imprenditori a districarsi nel mondo della Sicurezza sul Lavoro.
Ma davvero va buttata la certificazione di Qualità nel cestino? Beh se fai parte di tutti quegli imprenditori che si ricordano di sistemare le carte qualche giorno prima della visita annuale dell’ente di certificazione…. SI PUOI BUTTARLA NEL CESTINO!
Anzi per rimanere in tema con questo Blog puoi bruciarla (se vuoi qui puoi scoprire con quale estintore è meglio spegnerla). Oggi vorrei analizzare con te invece il mio percorso personale con la Certificazione di Qualità partendo dalla norma più di “moda” la ISO 9001 che “definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per un’organizzazione. I requisiti espressi sono di carattere generale e possono essere implementati da ogni tipo di organizzazione” ho approcciato a questa norma già nei primi anni 2000 e subito mi sono scontrato con un aspetto che avevo forse sottovaluto. Dietro a quella sigla e quel pezzo di carta ho trovato spesso un mondo fatto di niente! Metto in chiaro sin da subito che di persone oneste ce ne sono molte così come sono molti gli enti di Certificazione onesti.
Ma in tutta questa onestà ho ritrovato le cattive abitudine del mondo della Sicurezza sul Lavoro. Infatti è stato un susseguirsi di incontri con professionisti che mi proponevano di ottenere la certificazione in poco tempo e che a tutta la documentazione pensavano loro. Devo ammettere che ad uno degli ultimi cedetti e alla fine ottenni anche io il mio pezzo di carta! Eravamo finalmente un’azienda certificata ma nulla era cambiato. Anzi in pratica scoprii che l’Ente ci aveva certificato sulla base di centinaia di moduli, procedure che si rispettavano gli standard della ISO 9001 ma non corrispondevano e quello che realmente ogni giorno veniva fatto in azienda.
Per questo feci poi scadere il certificato amareggiato per l’esperienza. Io speravo davvero che la Qualità potesse essere la strada per il miglioramento della mia azienda, dei servizi che offrivamo ai nostri clienti. Ma non persi la speranza di perseguire la mia visione e nel 2015 ci riprovai, da solo senza consulenti, riuscimmo a certificarci ma fu un bagno di sangue in termini di tempo sprecato e cose che non andavano. Poi la svolta, ho trovato dei giovani che vedevano la ISO 9001 e le altre certificazioni come un’opportunità e che mi hanno aiutato nel mio progetto: Fare della gestione della Qualità un capo saldo della nostra organizzazione.
Oggi quei consulenti sono parte integrante del mio staff di consulenza e insieme aiutiamo i nostri clienti a rendere la Gestione della Qualità un processo di miglioramento continuo, abbracciando la gestione dei rifiuti, della sicurezza, della formazione e spaziando anche in tematiche non ancora normate ma dove i concetti base possono essere utilizzati.
Potete decidere di bruciare il vostro certificato di Qualità oppure potete cominciare a mettere il naso nel vostro manuale e scoprire se è quello che fa a caso vostro oppure no! Raccontami la tua esperienza con la qualità mandami una email a blog@veronesetech.com
Articolo di Paolo Veronese
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