estintori
Le attività di controllo iniziali degli estintori
La manutenzione degli estintori deve essere effettuata ovunque essi siano ubicati, ma particolare attenzione va posta nei luoghi di lavoro in cui gli estintori sono presenti. La revisione degli estintori comprende sia la manutenzione e la ricarica degli stessi e deve svolgersi in maniera attenta e corretta per non incorrere in “sanzioni anche di tipo penale”, così come previsto dal D. Lgs n. 81/08.
La norma UNI 9994-1:2013 indica le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione. Dopo l’attività di controllo inziale sono previste 4 distinte fasi di manutenzione: sorveglianza, controllo, revisione, collaudo.
– La sorveglianza: può essere effettuata da personale interno all’azienda appositamente incaricato e addestrato e consiste nel verificare con cadenza periodica la presenza, l’accessibilità e l’integrità dell’estintore (controllo presenza cartellino di manutenzione debitamente compilato, verifica presenza rotture evidenti, verifica visiva funzionamento manometro, verifica accesso all’estintore, ecc…);
– Il controllo: effettuato da personale specializzato (vedere la nuova norma 9994-2 ) , consiste nel verificare con cadenza semestrale il buon funzionamento dell’estintore, direttamente nel luogo dove è installato evitando che sia ritirato dal manutentore. E’ previsto un esame visivo dell’estintore e il controllo della pressione del gas propellente tramite manometro o misura del peso, in funzione della tipologia di estintore; (è mai possibile che durante le manutenzione alcuni estintori arrugginiti passino il controllo?)
– La revisione: effettuata da personale specializzato, consiste in un controllo approfondito di tutti i componenti dell’estintore e prevede anche la sostituzione dell’estinguente e dei dispositivi di sicurezza per le sovrappressioni, oltre che l’ispezione interna del serbatoio. La frequenza dipende dal tipo di estintore: polvere, massimo ogni 3 anni; halon, massimo ogni 6 anni; Co2, massimo ogni 5 anni; acqua o schiuma, massimo ogni 48 mesi;
– Il collaudo: consiste nella verifica della tenuta del serbatoio dell’estintore. Anche in questo caso la frequenza dipende dal tipo di estintore: anidride carbonica, massimo ogni 10 anni; tutti gli altri, massimo ogni 12 anni se il serbatoio è marcato CE e 6 anni in caso contrario.
L’efficienza della manutenzione degli estintori, così come quella di tutti i presidi antincendio, spesso si puo testare esclusivamente nel momento del bisogno e cioè quando questi vengono utilizzati. Capita spesso che l’utente si domandi se la manutenzione venga effettuata svolta in maniera tale che in caso di bisogno il tutto funziona. Ci sono state diverse trasmissioni televisive che si sono occupate del tema.
Come faccio ad essere sicuro che il mio manutentore effettui la manutenzione in maniera corretta? Chi mi garantisce che vi sia stato il completo rispetto delle norme? Chi mi garantisce la corretta gestione dei rifiuti da manutenzione? Chi mi da la certezza che il manutentore effettui realmente il cambio delle polveri non faccia solamente un aggiornamento del cartellino? Avete altri quesiti di questo tipo?
Inviateceli e presto vi forniremo la risposta.
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