estintori
Ad ogni fuoco il suo estintore
Gli incendi rappresentano da sempre un rischio sia per l’azione delle fiamme e del calore che per le conseguenze che generano esplosioni, crolli o dispersioni di gas tossici. A questo proposito l’estintore è il primo mezzo antincendio per contrastare un principio d’incendio. Ad oggi sono sempre più gli estintori installati nei luoghi di lavoro e nelle aziende soggetti a controlli ed a verifiche di prevenzione o anche semplicemente nei condomini e nei centri commerciali.
Gli estintori infatti devono essere sottoposti ad approvazioni che verifichino la corrispondenza alle norme vigenti. Le norme EN 3 a livello Europeo stabiliscono le caratteristiche fondamentali degli estintori che devono essere:
- Identificabili (tipo, agente estinguente, uso ed efficacia)
- Semplici all’uso
- Sicurezza di esercizio
- Efficaci per soddisfare delle classi di fuoco minime
Il D.P.R. n°37 del 12 Gennaio 1998 sancisce gli obblighi connessi con l’esercizio dell’attività, quindi tutte le imprese pubbliche e private hanno l’obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi e le attrezzature antincendio e di effettuare verifiche ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali indicate nella norma UNI 9994. I mezzi antincendio, in particolare gli estintori portatili, devono essere mantenuti in sicurezza almeno una volta ogni sei mesi da un personale esperto.
Le fasi della manutenzione degli estintori indicate dalla normativa UNI 9994:2003 prevede queste attività:
- Sorveglianza: per verificare dell’integrità e dell’accessibilità dell’estintore
- Controllo: con frequenza semestrale per verificare il funzionamento
- Revisione: per verificare l’efficienza e la conservazione dell’estintore
- Collaudo: per verificare la stabilità della pressione del serbatoio
Ad oggi i principali agenti estinguenti usati nella pratica comune sono l’acqua, l’anidride carbonica, gli schiumogeni, le polveri chimiche. Questi agenti diversi possono avere efficacia su tipi di fuochi diversi e quindi esiste una classificazione, sancita dalle vigenti norme in materia, che tende a selezionare gli estintori a seconda dell’impiego e del tipo di rischio di fuoco che si può incorrere nel posto di lavoro ad esempio. Il Comitato Europeo di Normazione ha diviso la tipologia di incendi in 5 classi:
- Classe di Fuoco A – Fuochi da materiali solidi: legno, carta, carbone, tessuti e materiali che lasciano braci
- Classe di Fuoco B – Fuochi da liquidi: benzine, oli, vernici, lacche, liquidi infiammabili, etere, xiluolo e toluolo
- Classe di Fuoco C – Fuochi di gas: idrogeno, butano, propano, etc.
- Classe di Fuoco D – Fuochi da metalli: sodio, potassio, alluminio, litio, etc.
- Classe di Fuoco F – Fuochi da oli e grassi in apparecchi per cottura
Gli estintori ad acqua esercitano un’azione di raffreddamento e soffocamento dell’incendio ed è molto efficace nei fuochi di classe A. Ha cominciato a riscuotere successo l’estintore con erogazione ad acqua frazionata mediante particolari ugelli posti sulla lancia in grado di avere ottime performance sia su fuochi di classe che di fuochi di classe B (grazie alla presenza di sostanze chimiche) ed inoltre sono utilizzabili nei fuochi di Classe F. Ciliegina sulla torta? Utilizzabili su apparecchiature elettriche in tensione fino a 1.000 volt.
Gli estintori ad anidride carbonica sfruttano questo gas usando le sue caratteristiche soffocanti. L’anidride viene conservata nelle bombole in acciaio sotto forma liquida-gassosa. Questi estintori vengono utilizzati per fuochi di classe B e C.
Gli estintori a schiuma esercitano un’azione di separazione e di raffreddamento tra il combustibile e l’ossigeno. Sono costituiti da una miscela di acqua, liquido schiumogeno e aria e vengono usati per i fuochi di classe A e B.
Gli estintori a polvere producono effetti di raffreddamento, soffocamento e schermatura e ignifugazione delle parti incombuste. Sono composti da varie sostanze chimiche con l’aggiunta di additivi e vengono divisi in due classi: le polivalenti idonee per fuochi di classe A, B e C e le bivalenti per i fuochi di classe B e C.
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